Come leggere i dati di Google Analytics? Lo scopriamo in questo articolo!
Hai fatto realizzare il sito web della tua azienda/attività, probabilmente nella speranza che riceva quante più visite possibili; magari hai anche investito in strategie SEO per ottimizzare il suo posizionamento sui motori di ricerca; oppure hai speso soldi per sponsorizzarlo attraverso Google Ads o le campagne pubblicitarie sui Social media.
Ma, indipendentemente da come arrivi il traffico al tuo sito web, sei sicuro che lo stai analizzando con attenzione?
Normalmente, le web agency come la nostra che realizzano siti web, forniscono periodicamente al cliente dei report con i dati relativi il traffico del suo sito; e lo fanno grazie a un’importante strumento di monitoraggio che è Google Analytics.
“Google Analytics è un servizio di web analytics gratuito di Google che consente di analizzare delle dettagliate statistiche sui visitatori di un sito web. Google Analytics è il servizio di statistiche più usato nel web ed è utilizzato da circa il 56,4% degli stessi siti web”.
Wikipedia
Cos’è e a cosa serve Google Analytics
Google Analitycs è un servizio gratuito di Google che serve a monitorare il proprio sito web e lo fa, in estrema sintesi, attraverso un codice di monitoraggio che viene installato in ogni pagina del sito.
Analytics registra una vasta gamma di dati utili e, tramite grafici, tabelle e statistiche, mostra il comportamento degli utenti sul proprio sito web.
Chiunque abbia un sito dovrebbe sfruttare le potenzialità di Google Analytics. Ti ricordo, infatti, che un sito web non è solo una vetrina per mostrare prodotti o servizi, ma- se progettato secondo certe logiche- può diventare uno degli strumenti di marketing e di vendita più importanti.
E Google Analytics non fa altro che supportare il sito web, misurando il suo rendimento per renderlo sempre più efficiente.
In questo articolo non mi occuperò dei dettagli tecnici di Google Analytics, in quanto è un argomento abbastanza vasto, ma mi limiterò a spiegarti, nel modo più semplice, alcuni dati che raccoglie Analytics.
Innanzitutto ci sono quattro macro aree principali che vengono prese in considerazione (chiamati rapporti): pubblico, acquisizione, comportamento e conversioni. Scopriamole.
PUBBLICO
Questa sezione, come dice il nome, raccoglie alcune informazioni sugli utenti, come:
- Età
- Sesso
- Provenienza geografica
- Lingua parlata
- Interessi
- Dispositivi che utilizzano per connettersi a internet
È utile conoscere questo “identikit” dei visitatori perché fa capire se si sta puntando sul giusto target, e anche per creare delle efficaci e mirate campagne di marketing (ad esempio indirizzandole a un pubblico di una specifica area geografica).
ACQUISIZIONE
Questa sezione ci aiuta a capire attraverso quali canali gli utenti sono atterrati sul sito.
Le persone, infatti, potrebbero essere entrate grazie a:
- Ricerca organica su Google
- Cliccando su una campagne PPC
- Seguendo un link da un altro sito (Referral) o un link riportato in una e-mail
- Attraverso le pagine Social
- In maniera diretta digitando l’indirizzo internet
È importante, specialmente se sono attive delle campagne pubblicitarie a pagamento, conoscere da dove arriva traffico al sito web.
COMPORTAMENTO
Questo report prende in esame tantissime informazioni sul comportamento degli utenti; mostrando il numero di persone approdate sul sito e il tempo trascorso sulle sue pagine, inoltre indica:
- Le pagine più visitate, da questo dato individuiamo quali contenuti riscuotono maggior successo e gli interessi del target.
- Il flusso di comportamento; che ci fa scoprire come gli utenti si muovono da una pagina all’altra del sito, da dove iniziano la navigazione e, soprattutto, in quali pagine abbandonano il sito web. Se, ad esempio, Analytics ci indica che gli utenti abbandonano il sito sempre nelle stesse pagine, è altamente probabile che in quei punti ci siano delle problematiche da risolvere.
Qui, inoltre, un dato molto importante cui fare attenzione è la “frequenza di rimbalzo” che esprime in percentuale il numero di utenti che si limitano a visitare una singola pagina del sito web e che, in pratica, non interagiscono con il sito e non esplorano le altre pagine.
Nella maggior parte dei casi un’alta frequenza di rimbalzo può essere indice di problemi (banalmente potrebbe essere causata dalla lentezza del sito) ma attenzione: non esiste in assoluto un valore ottimale di percentuale di rimbalzo, molto dipende dalla tipologia del sito web ed è un dato che va contestualizzato.
CONVERSIONI
“Conversioni” è uno dei rapporti più utili, soprattutto per pianificare strategie di marketing e monitorare l’efficacia delle campagne pubblicitarie.
La conversione esprime il completamento con successo di un’azione di marketing orientata a far compiere agli utenti una determinata azione; ad esempio, l’acquisto di un prodotto, la sottoscrizione di una newsletter, il download di un documento, l’accesso al sito web ecc.
Come prima cosa, quindi, bisogna decidere e comunicare a Google l’obiettivo di conversione mentre, in un secondo momento, verificare periodicamente se quell’obiettivo è stato raggiunto (controllando il tasso di conversione che è la percentuale dei visitatori del sito che hanno effettuato una conversione).
Oltre al tasso di conversione, per stabilire se le azioni intraprese sul sito stanno portando i risultati desiderati, bisogna conoscere anche il ROI (Return on investment) che, in pratica, esprime quanto una determinata operazione online ha fatto guadagnare.
Conclusioni
Riassumendo, possiamo dire che Google Analytics è indispensabile per:
- Monitorare gli accessi al sito
- Fare un identikit dei visitatori
- Verificare e migliorare le proprie strategie di marketing
- Capire da quali canali gli utenti accedono al sito e come lo navigano
Ti ricordo che i parametri che Google Analytics è in grado di fornire sono davvero tantissimi e non finisce quindi qui l’elenco dei suoi vantaggi. In quest’articolo ho voluto evidenziare solo i principali.
Ci tengo però a concludere con un suggerimento circa la modalità e la frequenza di lettura delle statistiche Analytics: consiglio di visionare i dati almeno una volta al mese e di farlo assieme a un professionista; questo perché, essendo Analytics molto articolato, non è così semplice riuscire a trarre le giuste conclusioni; inoltre è soggetto a frequenti aggiornamenti e nuove funzionalità.